Confronta i prezzi con le agenzie e prenota »

85323F43-CD07-4142-983E-45B8C6776B11.jpeg?fit=1059%2C680&ssl=1

16 Gennaio 2020 paolo miranda0

Un mondo incantato che si può scoprire con percorsi trekking tra piante millenarie e erbe spontanee, dove da primavera ad autunno è possibile vivere un’esperienza unica, legando insieme ambiente, benessere e tranquillità. Il merito è tutto di Madre Natura che qui offre il meglio per gli appassionati della camminata. Siamo nella terra del Cilento, a sud della provincia di Salerno, tra le antiche bellezze di Paestum e le dolci colline che guardano il mare del golfo di Policastro. Se siete alla ricerca di un sentiero da sogno per un’escursione, venite con noi a scoprire questa ricchezza dal valore inestimabile, fatta di centri storici, parchi naturali, mare, montagna e fiumi. Abbiamo selezionato quelli che per noi sono i 10 percorsi più suggestivi perché ci immergono in una natura da favola, dalle vette innevate del Cervati alle acque cristalline delle spiagge più belle d’Italia di Camerota. Zaino in spalla e cuore aperto, si parte!

Partendo da nord il Sentiero Italia, che collega Piaggine al Monte Cervati, 10 chilometri in montagna con ampi panorami mozzafiato. E’ senza dubbio una sfida per tutti gli amanti di escursionismo. Potrete addentrarvi in una natura rigogliosa, lasciarvi affascinare da spazi sconfinati e scoprire il cuore del Cilento con la sua natura incontaminata.

Il Sentiero Emmisi a Rofrano, un emozionante percorso di 2 chilometri e mezzo all’ombra di alberi secolari, alla scoperta  del ciclo dell’acqua lungo il corso del torrente e della Forra dell’Emmisi.

Il percorso Rupazzi tra Tortorella e Casaletto Spartano, sentiero storico lungo poco più di 2 chilometri, antica congiunzione tra i due paesi. Immersi nella natura, tra animali specie protetta del Parco del Cilento, la vostra gita si trasformerà in un’avventura indimenticabile, che vi permetterà di godervi la vista sui tetti rossi di Casaletto Spartano e della sua frazione Battaglia.

Il Sentiero del Rio Casaletto, un percorso lungo il torrente che accompagna alla scoperta di paesaggi naturalistici molto emozionanti: in 2 chilometri si alternano colori, fioriture spettacolari e tanta bellezza. Grandi emozioni ai camminatori, che godranno delle  cascate dei Capelli di Venere.

Sentiero Farneto tra Tortorella e Morigerati, 3 chilometri e 400 metri in una rete intricata di itinerari fiabeschi che vi faranno subito dimenticare la fatica del trekking. Questo remoto e impegnativo percorso segue degli antichi punti di congiunzione tra i due borghi. Ampi panorami sulla forra del rio Casaletto e Bussentino.

Il sentiero Lentiscelle Porto Infreschi ci porta a mare. Un percorso di quasi  5 chilometri adiacente alle spiagge più belle d’Italia. Le vedute sulle falesie e sul porto naturale sono straordinarie e spostarsi da un capo all’altro ha qualcosa di magico.

Il percorso sulle tracce di Enea, che collega Marina di Camerota a Punta Infreschi, segue un’antica mulattiera che si muove tra terrazze verdi, coste rocciose e spiagge bianchissime, dove anche in inverno sarà difficile resistere alla tentazione di un bagno in mare.

Il sentiero da Velia a Punta del Telegrafo, ad Ascea. 2 chilometri in cui si ripercorrono i tanti secoli di splendore che ha vissuto questo territorio, tra approdi naturali e antiche bellezze.

Il sentiero a Guardia del Cilento, da San Severino di Centola a Roccagloriosa. 3  chilometri nei luoghi che lasciano il segno di tanti secoli passati, di tante avventure, di tanta civiltà, che si possono leggere nel castello, nel palazzo baronale, nelle abitazioni di San Severino, nelle tombe lucane di Roccagloriosa.

Si attraversano le viscere della terra con il sentiero dell’Oasi di Morigerati. Passeggiata di 1 chilometro che inizia da una bellissima mulattiera lastricata in pietra che, dopo una serie di tornanti in discesa, porta fino all’ingresso della grotta, tra canyon, pozze, rapide e cascate.

Fonte: Giornale del Cilento


E10E74B1-C665-48C4-9281-2FE608C8A5AB.jpeg?fit=768%2C767&ssl=1

28 Marzo 2019 paolo miranda0

Sono 142 i comuni italiani e spagnoli insigniti della ‘Bandiera verde’ dei pediatri 2019. Otto sono nel Cilento. Si tratta di  Agropoli-Lungomare San Marco, Trentova, Ascea, Centola-Palinuro, Marina di Camerota, Pisciotta , Pollica-Acciaroli, Pioppi Santa Maria di Castellabate, Sapri .

Le regole restano sempre quelle: “Acqua limpida e bassa vicino alla riva, sabbia per torri e castelli, bagnini e scialuppe di salvataggio, giochi, spazi per cambiare il pannolino o allattare, e nelle vicinanze gelaterie, locali per l’aperitivo e ristoranti per i grandi”, aggiunge Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta. Il 28 giugno, presso il Comune di Praia a Mare (Cs), si terrà la cerimonia di consegna ai sindaci dei 142 Comuni della ‘Bandiera verde’ 2019. Il riconoscimento viene assegnato dal 2008: in dodici anni, con il contributo di 2.550 pediatri italiani ed europei, sono state selezionate le 142 spiagge in Italia e in Spagna più adatte ai bambini. “Se la Calabria con 18 bandiere resta prima, quest’anno è seguita da Sicilia e Sardegna con 16. La Pugliaconsolida il piazzamento al terzo posto con una località in più (Margherita di Savoia) e arrivando a quota 13 – sintetizza Farnetani – Nessun cambiamento per il quarto posto occupato da Marche e Toscana, entrambe con 11 bandiere”.

Ecco dunque l’elenco delle Bandiere verdi 2019. In Abruzzo: Alba Adriatica (Teramo), Giulianova (Teramo), Montesilvano (Pescara), Spiaggia dei Saraceni-Ortona (Chieti), Pescara, Pineto-Torre Cerrano (Teramo), Roseto degli Abruzzi (Teramo), Silvi Marina (Teramo), Tortoreto (Teramo), Vasto Marina (Chieti); Basilicata: Maratea (Potenza) e Marina di Pisticci (Matera); Calabria: Bianco (RC), Bova Marina (Reggio Calabria), Bovalino (Reggio Calabria), Capo Vaticano (Vibo Valentia), Cariati (Cosenza), Cirò Marina-Punta Alice (Crotone), Isola di Capo Rizzuto (Crotone), Locri (Reggio Calabria), Melissa-Torre Melissa (Crotone), Mirto Crosia-Pietrapaola (Cosenza), Nicotera (Vibo), Palmi (Reggio Calabria), Praia a Mare (Cosenza), Roccella Jonica (Reggio), Santa Caterina dello Jonio Marina (Catanzaro), Siderno (Reggio Calabria), Soverato (Catanzaro), Squillace (Catanzaro).

Campania: Agropoli-Lungomare San Marco, Trentova (Salerno), Ascea (Salerno), Centola-Palinuro (Salerno), Ischia: Cartaroma Lido San Pietro (Napoli), Marina di Camerota (Salerno), Pisciotta (Salerno), Pollica-Acciaroli, Pioppi (Salerno), Positano-Spiagge: Arienzo, Fornillo, Spiaggia Grande (Salerno), Santa Maria di Castellabate (Salerno), Sapri (Salerno); Emilia Romagna: Bellaria-Igea Marina (Rimini), Cattolica (Rimini), Cervia-Milano Marittima-Pinarella (Ravenna), Cesenatico (Forlì Cesena), Gatteo-Gatteo Mare (Forlì-Cesena), Misano Adriatico (Rimini), Rimini, Riccione (Rimini), Ravenna-Lidi Ravennati (Ravenna), San Mauro Pascoli-San Mauro Mare (Forlì-Cesena); Friuli Venezia Giulia: Grado (Gorizia), Lignano Sabbiadoro (Udine).

Lazio: Anzio (Roma), Formia (Latina), Gaeta (Latina), Lido di Latina (Latina), Montalto di Castro (Viterbo), Sabaudia (Latina), San Felice Circeo (Latina), Sperlonga (Latina), Terracina (Latina), Ventotene-Cala Nave (Latina); Liguria: Finale Ligure (Savona), Lavagna (Genova), Lerici (La Spezia), Noli (Savona). E ancora, Marche: Civitanova Marche (Macerata), Fano-Nord-Sassonia-Torrette/Marotta (Pesaro-Urbino), Gabicce Mare (Pesaro-Urbino), Grottammare (Ascoli Piceno), Pesaro (Pesaro-Urbino), Porto Recanati (Macerata), Porto San Giorgio (Fermo), Numana Alta-Bassa Marcelli Nord (Ancona), San Benedetto del Tronto (Ascoli), Senigallia (Ancona) Sirolo (Ancona).

Molise: Termoli (Campobasso); Puglia: Fasano (Brindisi), Gallipoli (Lecce), Ginosa-Marina di Ginosa (Taranto), Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trabi), Marina di Pescoluse (Lecce), Marina di Lizzano (Taranto), Melendugno (Lecce), Ostuni (Brindisi), Otranto (Lecce), Polignano a Mare – Cala Fetente – Cala Ripagnola – Cala San Giovanni (Bari), Porto Cesareo (Lecce), Rodi Garganico (Foggia), Vieste (Foggia).

Sardegna: Alghero (Sassari), Bari Sardo (Ogliastra), Cala Domestica (Carbonia-Iglesias), Capo Coda Cavallo (Olbia), Carloforte-Isola di San Pietro: La Caletta – Punta Nera – Girin – Guidi (Carbonia-Iglesias), Castelsardo-Ampurias (Sassari), Is Aruttas-Mari Ermi (Oristano), La Maddalena-Punta Tegge-Spalmatore (Olbia Tempio), Marina di Orosei-Berchida-Bidderosa (Nuoro), Oristano – Torre Grande (Oristano), Poetto (Cagliari), Quartu Sant’Elena (Cagliari), San Teodoro (Nuoro), Santa Giusta (Oristano), Santa Teresa di Gallura (Olbia Tempio), Tortolì – Lido di Orrì, Lido di Cea (Ogliastra).

Sicilia: Balestrate (Palermo), Campobello di Mazara – Tre Fontane – Torretta Granitola (Trapani), Casuzze-Punta secca-Caucana (Ragusa), Cefalù (Palermo), Giardini Naxos (Messina), Ispica-Santa Maria del Focallo (Ragusa), Marina di Lipari-Acquacalda-Canneto (Messina), Marina di Ragusa, Marsala – Signorino (Trapani), Mondello (Palermo), Plaja (Catania), Porto Palo di Menfi (Agrigento), Pozzallo – Pietre Nere, Raganzino (Ragusa), San Vito Lo Capo (Trapani), Scoglitti (Ragusa), Vendicari (Siracusa).

Toscana: Bibbona (Livorno), Camaiore – Lido Arlecchino – Matteotti (Lucca), Castiglione della Pescaia (Grosseto), Follonica (Grosseto), Forte dei Marmi (Lucca), Marina di Grosseto, Principina a mare (Grosseto), Pietrasanta – Tonfano, Foccette (Lucca), Monte Argentario – Cala Piccola – Porto Ercole (Le Viste), Porto Santo Stefano (Cantoniera – Moletto – Caletta) – Santa Liberata (Bagni Domiziano – Soda – Pozzarello) (Grosseto), San Vincenzo (Livorno), Viareggio (Lucca), Pisa – Marina di Pisa, Calambrone, Tirrenia (Pisa); Veneto: Caorle (Venezia), Lido di Venezia (Venezia), Cavallino Treporti (Venezia), Jesolo- Jesolo Pineta (Venezia), Chioggia-Sottomarina (Venezia), San Michele al Tagliamento-Bibbione (Venezia). Chiudono l’elenco le spagnole Malaga e Marbella (new entry 2019).

Fonte: infoCilento.it


metropolitanasugomma_cilento-696x497.jpg?fit=696%2C497&ssl=1

14 Febbraio 2019 admin0

«Giorni, mesi, passati a studiare un progetto importante per il mio territorio. A Londra mentre tutti correvano nella City, io prendevo squadrette e righello ed iniziavo a sognare. Da Balham a Leicester Square con lo sguardo nel vuoto sorridevo, pensando a come potesse essere elaborata la mappa dei collegamenti per il Cilento. Ecco il risultato, un risultato provvisorio, c’é ancora tanto da fare». Lo rende noto Alessandro Infante, titolare dell’Agenzia Infante Viaggi che ha ideato un progetto del tutto innovativo e rivoluzionario nell’ambito dei trasporti nel Cilento. «Ho l’obbligo di potenziare i collegamenti per l’entroterra e organizzare in breve tempo servizi garantiti per le persone diversamente abili di cui ho un’estrema sensibilità – continua Infante -. Per quest’anno il territorio avrà nuovi collegamenti da Acciaroli, Agnone Cilento, Santa Maria di Castellabate, da Marina di Ascea, Velia Scavi , Casal Velino Marina Vallo scalo e Agropoli per Salerno e Napoli. Abbiamo inoltre aumentato ed inserito i collegamenti diretti dal basso Cilento via Vallo della Lucania per Tiburtina tutto l’anno e durante l estate per Ciampino garantendo servizi intermodali con i voli low cost.

Dal 20 febbraio i biglietti saranno disponibile ed acquistabili sulla piattaforma di Infante Viaggi. Il tutto si è reso necessario in seguito al successo delle autolinee in affidamento d’interesse regionale denominate Cilento Bus e del Cilento Shuttle servizio integrato che ha visto più di 14.000 persone trasportate nella sola stagione turistica 2018 da Marina di Camerota e Palinuro per Salerno e Napoli. Il servizio di autolinea Cilento Bus siglato Infante Viaggi è l’unico servizio di linea gran turismo dotato di comfort presente sul territorio cilentano (nato nel 2011, attivo ogni anno e fulcro centrale dell’attività turistica basso cilentana), dotato di una propria piattaforma online per la vendita dei biglietti, di una propria pagina Facebook con più di 32 mila followers (essendo i primi in Campania, ed i quinti in Italia come visibilità sui network). Il servizio di linea diretto e senza cambi, è utile per migliorare le condizioni del diritto alla mobilità degli innumerevoli turisti e pendolari che durante il periodo estivo trascorrono le proprie vacanze sul nostro splendido territorio.

«Essendo servizi privi di contributo pubblico è di estrema importanza per noi la visibilità che gli Enti possono darci mediante comunicati stampa e\o incontri tematici per i quali si comunica la propria disponibilità – spiega Infante in una nota – non solo, la cura del cliente è per noi fondamentale pertanto la qualità deve necessariamente essere al primo posto per migliorare gli standard. Sono infatti innumerevoli le recensioni positive che i turisti sottoscrivono sulla nostra pagina social Cilento Bus Infante Viaggi. Il servizio autobus gran turismo è l’alternativa ai treni regionali spesso in ritardo, non sempre puliti e dotati di aria condizionata. Nel corso di questi anni inoltre abbiamo migliorato i servizi garantendo durante i week end servizio d’accoglienza presso Salerno Stazione e Napoli Aeroporto al fine di aiutare le decine di migliaia di turisti italiani e stranieri con la presenza di hostess.Grazie al servizio Cilento Bus, con l’istituzione delle autolinee sotto indicate il Cilento avrà una rete capillare su gomma tale da garantire un servizio migliore ed utile alla collettività. Vantaggio fondamentale è anche il rapporto qualità prezzo ove la famiglia (tipologia di target predefinita) è propensa al pagamento del quantum a fronte della gratuità dei componenti minori della famiglia fino a 12 anni non compiuti. Per tali ragioni abbiamo pensato di rinominare l’intero progetto Cilento Bus denominandolo per l’appunto la “Metropolitana su gomma del Cilento” ove ogni direttrice avrà un colore e nome predefinito con relativi punti di interscambio a ricordo della Metropolitana di Londra di cui il Gruppo Arriva ne è l’ideatore. Abbiamo inserito  tutte le tratte sul nostro terminale www.agenziainfanteviaggi.it ove chiunque, da qualsiasi parte del mondo potrà acquistare il suo biglietto diretto nel Cilento. La vendita dei biglietti sarà aperta in data 20 febbraio 2019, data in cui oltre all’operatività del sito avremo la possibilità di condividere il progetto con Gesac per l’individuazione di un’area dedicata all’interno dell’aeroporto (si pensi che nel 2018, ogni sabato sono stati circa 20 gli autobus in partenza ed arrivo per il Basso Cilento).

Fonte: Giornale del Cilento


1A4C28DE-4436-4E98-9D96-CB01B80D28D0.jpeg?fit=696%2C522&ssl=1

25 Gennaio 2019 paolo miranda0

Buone notizie per l’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi: è arrivato il via libero definitivo per l’avvio dei lavori di ampliamento e ammodernamento dello scalo.

L’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile, ha comunicato proprio in queste ore l’esito positivo dell’istruttoria al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Adesso la società di gestione può procedere con la pubblicazione dei bandi e l’avvio dei lavori.

Tra questi interventi il principale è relativo all’allungamento della pista, ma altri interventi interessano il miglioramento delle dotazioni tecnologiche e delle apparecchiature in dotazione allo scalo.

La notizia è stata accolta con entusiasmo dal Sindaco di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara, e dall’Assessore alle Infrastrutture.

«Apprendiamo con piacere la notizia dell’approvazione definitiva del progetto e siamo certi che in tempi stretti si procederà anche alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori – ha riferito il primo cittadino di Pontecagnano Faiano -. Conclusa questa prima fase sarà possibile mettere a punto, insieme a Napoli, il sistema regionale aeroportuale: un sistema garante di opportunità di lavoro e di sviluppo che consentirà alla nostra città di continuare a crescere ed a divenire punto di riferimento per l’intera provincia di Salerno, e non solo».

«Finalmente può partire la gara per i lavori della prima  fase per il rilancio di una infrastruttura strategica di fondamentale importanza, che metterà il nostro territorio al centro dello sviluppo di una intera provincia – ha invece dichiarato l’Assessore al ramo Raffaele Sica -. Come settore infrastrutture sin dall’inizio del nostro insediamento abbiamo dato massimo supporto agli enti preposti, e nel prosieguo daremo il più completo sostegno affinché il tutto sarà portato a compimento».

Fonte: Amalfinotizie.it


3E7F8B99-4C85-4B95-A438-EA640FA90982.jpeg?fit=1200%2C836&ssl=1

12 Gennaio 2019 paolo miranda0

Tappa in Campania ieri per la selezione dei migliori extravergine per la Guida Oli d’Italia 2019, a cura di Gambero Rosso. Il panel test è stato curato da AprolCampania, la principale organizzazione di olivicoltori, ed è stata ospitata nella sede regionale di Coldiretti a Napoli. Gli oli Evo (extravergine d’oliva) candidati sono stati 46, provenienti dalle cinque province: 14 da Avellino, 13 da Benevento, 11 da Salerno, 7 da Caserta e 1 da Napoli. Il panel test, guidato da Maria Luisa Ambrosino e con la supervisione della referente di Gambero Rosso Adele Chiagano, era composto da esperti, scelti tra i tecnici di Aprol e gli assaggiatori accreditati presso la Camera di Commercio di Napoli. Tra i 46 candidati, il panel test ha selezionato un numero significativo di oli Evo che parteciperanno alla finale nazionale di Roma, prevista a fine gennaio. Gli extravergine che hanno partecipato al panel test rappresentano uno spaccato della produzione olivicola regionale. Forte la presenza di oli a denominazione di origine e biologici, con una netta prevalenza di monovarietali.

«Quello che emerge con evidenza – sottolinea Aprol Campania – è l’alto livello qualitativo dell’olio extravergine prodotto nella nostra regione nonostante l’annata difficile, flagellata dal freddo e dalle gelate che hanno colpito le olive già in settembre e ottobre. La produzione dell’annata 2018/2019, come nel resto d’Italia, risulta ridimensionata rispetto all’anno precedente. Nei dati ufficiali aggiornati sul Sian – sistema informativo agricolo nazionale – la produzione 2018 è stimata in circa 6 mila tonnellate di olio, a fronte delle 19 mila del 2017/2018». Situazione questa su cui Coldiretti ha presentato il suo piano ‘Salvaolio‘ in dieci punti, tra cui la difesa del panel test come strumento necessario per la classificazione e valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva, per tutelare i produttori di oli di qualità ed i consumatori.

La Campania possiede oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Le principali varietà olivicole campane sono: l’Ogliarola, la Marinese e la Ravece in provincia di Avellino; l’Ortice, l’Ortolana e la Racioppella in provincia di Benevento; l’Asprinia, la Tonda, la Caiazzana e la Sessana in provincia di Caserta; l’Olivo da olio (detta anche Cecinella o Minucciolo) in penisola Sorrentina, Napoli; la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana in provincia di Salerno. A queste autoctone vanno aggiunte varieta’ come il Leccino e il Frantoio, che pur non essendo autoctone sono presenti da lungo tempo in varie zone della regione. L’olio nuovo esprime al meglio le proprietà organolettiche, antiossidanti e nutrizionali che tendono a deperire nel tempo. In Campania sono cinque le Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia – Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche.

Il panel test è rappresentato da un gruppo di persone opportunamente allenate e preparate all’assaggio degli oli vergini di oliva con il compito di valutare e certificare le caratteristiche organolettiche (pregi e difetti): sapore, colore, odore e aspetto. Si tratta di un metodo oggettivo che sfrutta gli organi sensoriali umani i quali, secondo studi certificati, si comportano come dei veri e propri strumenti di misura. Infatti, numerosi studi effettuati in questi anni, hanno stabilito con certezza che gli organi sensoriali umani sono costituiti da cellule specializzate nel riconoscere i singoli tipi di molecole con cui vengono a contatto. L’esame organolettico panel test sugli oli d’oliva vergini come parametro di valutazione della qualità è stato introdotto nel 1991 dal regolamento comunitario.

Fonte: Il giornale del Cilento


Fotolia_65346102_Subscription_Monthly_M-696x464-1.jpg?fit=696%2C464&ssl=1

9 Gennaio 2019 paolo miranda0

La dieta Mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2019 davanti alladash e alla flexariana. Così la Coldiretti sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense U.S. News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. La dieta Mediterranea ha vinto la sfida tra 41 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete. Il primato generale della dieta Mediterranea è stato ottenuto grazie al primo posto in ben cinque specifiche categorie: prevenzione e cura del diabete, mangiare sano, benefici per il cuore, componenti a base vegetale e facilità a seguirla. A contendere la vittoria della dieta mediterranea sul podio sono state quella dash contro l’ipertensione che si classifica al posto d’onore e la flexariana, un modo flessibile di alimentarsi. Al quarto posto la dieta mind che previene e riduce il declino cognitivo e la storica dieta ipocalorica weight watchers.

Si tratta di un ulteriore riconoscimento per la dieta mediterranea che è un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia di conquistare con ben il 7% della popolazione, il primato della quota più alta di ultraottantenni in Europa davanti a Grecia e Spagna, ma anche una speranza di vita che è tra le più alte a livello mondiale ed è pari a 80,6 per gli uomini e a 85 per le donne. Un ruolo importante per la salute che è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco il 16 novembre 2010.

L’apprezzamento mondiale per la dieta Mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli, nel cuore del Cilento. «Il nuovo riconoscimento rappresenta anche una risposta ai bollini allarmistici fondati sui componenti nutrizionali che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale, Un marchio infamante che favorisce i prodotti artificiali e colpisce già oggi ingiustamente le confezioni di extravergine Made in Italy, il prodotto simbolo della dieta mediterranea» spiega la Coldiretti.

Fonte: Il giornale del cilento – Di Luigi Martino – 9 Gennaio 2019